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Il quartiere si racconta con “Memorie condivise”: il 14 febbraio l’incontro tra passato e futuro, in collaborazione con l’ASP Istituto Romano di San Michele

Un’iniziativa che avvicina giovani e anziani

Il Centro di Aggregazione Giovanile “Spazio Memoria Don Gallo”, in collaborazione con Arci Solidarietà, AISO (Associazione Italiana Storia Orale) e l’ASP Istituto Romano di San Michele, ha dato vita a “Memorie condivise”, un progetto intergenerazionale che si terrà venerdì 14 febbraio. L’obiettivo è quello di promuovere il confronto tra giovani e anziani, valorizzando le esperienze di vita attraverso la narrazione diretta della storia del quartiere.

Raccontare il passato per comprendere il presente

Durante l’iniziativa, gli studenti e le studentesse avranno la possibilità di incontrare gli ospiti dell’ASP Istituto Romano di San Michele, realizzando con loro video-interviste per raccogliere ricordi, testimonianze e aneddoti legati alla storia del territorio.

Questo scambio permetterà ai giovani di scoprire il quartiere attraverso gli occhi di chi lo ha vissuto in epoche diverse, acquisendo una prospettiva più profonda sulla sua evoluzione. Per gli anziani, invece, sarà un’opportunità per sentirsi ascoltati e valorizzati, contribuendo alla conservazione della memoria collettiva.

Un legame tra radici e futuro

Creare uno spazio di condivisione tra generazioni diverse aiuta a rafforzare il senso di comunità. Attraverso “Memorie condivise”, i partecipanti potranno comprendere meglio le trasformazioni del proprio quartiere e l’importanza di preservare la storia locale per le generazioni future.

Gli anziani, con il loro bagaglio di esperienze, diventano testimoni fondamentali di un’epoca che rischia di perdersi, mentre i giovani possono arricchire la propria conoscenza attraverso un confronto diretto e autentico.

Un’iniziativa per valorizzare la memoria collettiva

Grazie alla collaborazione tra Arci Solidarietà, AISO e l’ASP Istituto Romano di San Michele, “Memorie condivise” si propone come un modello di scambio intergenerazionale che valorizza il passato e lo rende uno strumento di crescita per la comunità.

Questa iniziativa dimostra quanto sia importante custodire e tramandare la memoria storica, affinché possa continuare a ispirare e a costruire legami solidi tra chi ha vissuto il quartiere e chi lo abiterà in futuro.

Emiliano Belmonte

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